Convegno informativo della FSPC a Olten
Parlarsi e collaborare
Al convegno della FSPC, tenutosi a Olten il 16 maggio, si sono riuniti circa 150 quadri della protezione civile. In programma c'erano le ultime novità della Federazione, del Parlamento e dell'UFPP, ma anche interessanti conferenze su vari temi d'attualità, come quella dei due rappresentanti del THW (organizzazione tedesca per le situazioni d’emergenza) che hanno riferito dell'alluvione del 2021 nella valle dell'Ahr.
La presidente della FSPC, Maja Riniker, ha aperto il convegno ricordando le decisioni prese all'assemblea generale di fine marzo e ringraziando i presenti per la fiducia riposta nella direzione della federazione. È poi passata al problema dell'apporto di personale nell'esercito e nella protezione civile, all'eventuale obbligo di prestare servizio per le donne e all'annosa «lotta per accaparrarsi i civilisti». Si augura che tutti questi temi vengano discussi in modo costruttivo. È convinta che, in proiezione 2030, ci aspettano una votazione popolazione e una modifica della Costituzione.
La presidente della FSPC ha poi spiegato i suoi attuali interventi al Parlamento federale e dichiarato di aver colto l'occasione per allestire a sue spese un'analisi degli effetti della guerra sulla popolazione ucraina e delle conseguenze che ne derivano per la protezione della popolazione svizzera.
Grande affidabilità dei 293 mil PCi impiegati al CaFe
Tra fine luglio e inizio agosto dell'anno scorso, a Goms (VS) è sorta una tendopoli. Al campo scout federale (CaFe) hanno partecipato con grande entusiasmo circa 30'000 scout. «La protezione civile è stata posta dinanzi a grandi sfide», ha spiegato Silvan Lorenz, comandante PCi della regione 1 OPC Briga impiegata al CaFe. Gli organizzatori hanno chiesto aiuto alla PCi per montare le tende della logistica, non quelle delle singole sezioni scout. Si è data la massima priorità alla sicurezza. «Mantenere l'ordine e la sicurezza» è stata un'altra grande sfida. Per cinque settimane, 293 militi PCi hanno prestato complessivamente 2035 giorni di servizio in 16 sottosettori. «C'era chi lavorava due giorni al campo scout e quindi tre giorni sul suo posto di lavoro per poi tornare di nuovo al campo. Tutti i 293 militi impiegati hanno dimostrato di essere estremamente affidabili!», ha aggiunto Lorenz. Il CaFe ha dimostrato ancora una volta che «non possiamo agire da soli, ma solo in collaborazione con i nostri partner della polizia, dei pompieri e soprattutto dell'esercito.»
Tutti allo stesso tavolo sin dall'inizio
Daniel Uhlmann e Roland Bühler hanno fatto un resoconto dell'intervento di sicurezza prestato durante la Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri (ESAF), tenutasi a Pratteln dal 26 al 28 agosto 2022. Il capo della sicurezza Daniel Uhlmann ha mostrato un video con immagini della festa. «Il ventaglio delle prestazioni fornite dalla protezione civile è stato molto ampio», dalle consuete prestazioni logistiche fino ai servizi di regolazione del traffico e di mantenimento della sicurezza. Le cifre sono impressionanti: più di 1300 militi PCi hanno prestato complessivamente 4591 giorni di servizio. Bühler ha spiegato che tutti i partner sono stati coinvolti sin dall'inizio nei rapporti al fine di garantire una comunicazione efficace. Sono stati regolarmente diffusi annunci in quattro lingue per informare gli spettatori dell'ESAF. Entrambi, come i relatori precedenti, concordano che tutte le organizzazioni di pronto intervento devono sedersi sin dall'inizio allo stesso tavolo, poiché «devono sapere come e con chi scambiare informazioni in caso d'evento. E ciò funziona solo se si parlano!»
Resoconto della devastante alluvione nella valle dell'Ahr
Thomas Wruck e Christian Niemeyer del THW Ahrweiler hanno fatto un resoconto dell'alluvione che ha colpito la valle dell'Ahr a metà luglio 2021. Entrambi hanno sottolineato che molte cose sono andate bene, ma che era comunque necessario trarre insegnamenti per le prossime catastrofi e riferire le conclusioni. «Per questo motivo oggi vi parliamo degli errori e dei problemi che ci sono stati». Niemeyer ha spiegato nei dettagli come il 15 luglio 2021 hanno dovuto lottare contro l'alluvione, come le loro unità sono state sorprese dall'onda di piena e come la rete elettrica e i mezzi di comunicazione sono crollati. «17 soccorritori sono scampati alla morte per un soffio, alcuni di essi ricevono tuttora assistenza psicologica. Hanno tratto in salvo persone e recuperato cadaveri di bambini. In questi casi è molto importante chiedere aiuto al care-team, senza vergognarsi. «È un supporto prezioso!»
Con una rabbia ancora palpabile a due anni dalla catastrofe, entrambi hanno dichiarato che la cosa peggiore è stata che la politica ha cercato di trovare i colpevoli tra i volontari. I media malinformati hanno accusato ingiustamente i soccorritori di non aver agito in modo professionale, che per questo sono poi stati attaccati sia verbalmente che fisicamente. «Ci hanno lanciato addosso l'immondizia …».
Premiazione del milite dell'anno e pranzo in comune
Michel Elmer, membro di comitato della FSPC, ha moderato come al solito in modo superbo la premiazione del milite della protezione civile dell'anno e, dopo aver mostrato un video sui due finalisti, ha annunciato il vincitore. Andrea Berchtold, comandante di compagnia di milizia della Regione OPC Briga, è stato premiato per il suo grande impegno e il suo impeccabile operato sia prima che durante il campo scout. Egli è stato molto felice di accettare il premio a nome di tutti i quadri e di tutta la truppa intervenuti a Goms. Anche l'altro finalista, Adrian Gasser della Regione OPC Langnau, si è congratulato con lui (vedi articolo).
I presenti si sono poi recati all'Hotel Olten per il pranzo. La seconda parte del convegno è iniziata alle 13:30.
Informazioni di prima mano
Dopo pranzo, Daniel Jordi, capo della divisione Protezione civile e formazione all'UFPP e membro di comitato della FSPC, ha fatto il punto della nuova divisione, illustrando l'organigramma e le aree operative. «Un tema importante sono le costruzioni di protezione. Creiamo le condizioni affinché le costruzioni di protezione siano sempre pronte all'impiego e all'esercizio e siano la spina dorsale dell'infrastruttura di protezione della popolazione». Si sta ancora realizzando la nuova struttura organizzativa, che viene continuamente aggiornata, anche nella speranza di poter contare su un numero sempre maggiore di donne. «C'è ancora molto potenziale!». La lista dei possibili interventi di pubblica utilità viene aggiornata allo scopo di approvare ancora solo compiti conformi allo scopo e alla missione della protezione civile. Si stanno compiendo grandi passi anche per quanto riguarda l'apporto di personale in seno all'esercito e alla protezione civile. Come la presidente della FSPC, anche Jordi conta sull'integrazione sostenibile dei civilisti nella protezione civile e su un nuovo sistema dell'obbligo di prestare servizio.
Pensare l'impensabile
Markus Müller, responsabile della gestione degli eventi presso l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), spiega che i pericoli naturali sono un compito congiunto della protezione della popolazione. Non si risparmia nei complimenti: «Per me la protezione civile è il motore della protezione della popolazione. Ha un'elevata capacità di resistenza e molti professionisti tra le sue fila.». Secondo Müller, che tra il 2003 e il 2009 è stato comandante dell'OPC Nidwalden, vale sempre il motto: «Dobbiamo pensare l'impensabile!». Sull'esempio delle inondazioni che hanno colpito il Canton Nidwaldo nell'agosto 2005, ha approfondito la materia. Se l'alluvione non ha causato seri danni né vittime è grazie alle opere di premunizione, alla pianificazione d'emergenza e all'efficienza dell'organizzazione d'emergenza. «Dobbiamo però ammettere di essere stati fortunati!», aggiunge francamente Müller. Come quadro, egli ritiene che sia «meglio prendere decisioni sbagliate che non prendere alcuna decisione».
Il privilegio di vivere in Svizzera
Philipp Isler, Head of Security Operations & CSO, ha presentato una relazione dal titolo «Penuria di elettricità: contesto e punto di vista di Swissgrid». Swissgrid è la società nazionale di rete che garantisce l'esercizio sicuro e la sorveglianza della rete di trasmissione. A tal fine essa dispone di 12'000 tralicci elettrici, 21 trasformatori, 6700 chilometri di linee e 147 sottostazioni. Non produce corrente per conto proprio, ma mette a disposizione la capacità di trasmissione.
Dal punto di vista dell'esperto, la penuria di elettricità è stata anche un'opportunità. Ci ha permesso di renderci conto ancora una volta di quanto siamo privilegiati a vivere in Svizzera. «Ci viene spesso rinfacciato di essere un po' lenti, ma quando è necessario siamo in grado di lavorare rapidamente e senza complicazioni burocratiche!». Isler afferma che solo in Svizzera è possibile emettere un'ordinanza di necessità nel giro di 6-8 settimane. È bene sapere che siamo meglio preparati di altri Paesi nel caso che la penuria di elettricità dovesse ripetersi anche il prossimo inverno. Ai quadri della protezione civile, Isler ha dato il seguente consiglio: «Andate dai vostri fornitori di elettricità e chiedete quali sono i loro piani e che cosa funzionerebbe in caso d'emergenza».
Alla fine del convegno durato sei ore, la presidente della FSPC Maja Riniker ha lodato la commissione tecnica per l'eccellente organizzazione. Ha ringraziato Reto Haltinner, per aver moderato l'intera giornata, e il suo team per l'impegno profuso. Il prossimo convegno si terrà il 7 maggio 2024, di nuovo Olten.
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